The smart Trick of reato di maltrattamenti in famiglia That Nobody is Discussing
The smart Trick of reato di maltrattamenti in famiglia That Nobody is Discussing
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In questo approfondimento vedremo differenza e similitudini, l’elenco dei reati for every i quali serve la denuncia e quelli, invece, che richiedono la querela.
La disciplina for each il termine della proposizione di proposizione si trova all’articolo 124 del codice penale. Al primo comma dello stesso è stabilito che possa essere proposta non oltre tre mesi dalla notizia del fatto che costituisce reato.
Nella quotidianità è possibile trovarsi di fronte a degli episodi che potrebbero configurare dei reati, ai quali si può assistere da terzi non coinvolti oppure possono essere subiti personalmente. I dubbi, dunque, che possono sorgere in queste circostanze riguardano favoreggiamento pena la comunicazione della notizia di reato e la relativa forma.
Chi è vittima di un reato solitamente sporge denuncia ai carabinieri o alla polizia affinché intervengano per punire il responsabile ed, eventualmente, for each recuperare ciò che è stato sottratto (una somma di denaro, un oggetto prezioso, ecc.). Anche chi si trova solamente ad assistere alla commissione di un crimine può fare la stessa, ma solo in determinate ipotesi.
premetto che non ho reagito ed ho subito informato le autorità di quanto era accaduto!mi trovo un pò spaesato visto che è la primissima volta che ho a che fare con la giustizia!distinti saluti
Quanto appena detto vale anche for each la querela, che è un atto avente la stessa funzione della denuncia ma che può essere presentata solamente dalla vittima del reato. Le distinzioni tra i owing atti, for everyò, non finiscono qui.
Quanto ai privati si tratta di una facoltà e non di un obbligo (salvo particolari casi) for every cui, come previsto dall’art. 333 del codice di procedura penale, ogni persona che ha notizia di un reato perseguibile di ufficio può farne denuncia.
Se viene presentata for each iscritto, oltre a contenere una descrizione dettagliata del fatto, le generalità del querelante e la sua sottoscrizione, deve riportare in modo chiaro la volontà che il colpevole venga punito.
Con tale sentenza la Corte ha sancito l’illegittimità Costituzionale della possibilità da parte del querelante di opporsi all’emissione del decreto penale di condanna. Ad oggi dunque non è più possibile opporsi efficacemente all’eventuale emissione di un decreto penale di condanna a carico del querelato.
la querela deve necessariamente contenere la manifestazione di volontà di veder punito penalmente l’autore del reato;
Consulenza legale: In caso di dubbi o incertezze, è sempre consigliato ricorrere all’aiuto di un avvocato specializzato.
Essa può consistere anche in una semplice esposizione del fatto, poiché la legge non prevede una forma particolare. Non deve contenere una precisa manifestazione di volontà che venga perseguito il reo.
Le dichiarazioni rese dalle parti stesse e l’esito del tentativo di conciliazione verranno poi riportati in un apposito verbale.
La vittima può sporgere querela sia quando conosce il colpevole, sia quando non lo conosce (querela contro ignoti).
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